giovedì 24 ottobre 2024

il Grande Dittatore di Charlie Chaplin

Il Grande Dittatore di Charlie Chaplin

(1940)

 





«Mi dispiace, ma io non voglio fare l'imperatore. Non voglio né governare né comandare nessuno. Vorrei aiutare tutti: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo unirci, aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca e sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l'abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell'odio, condotti a passo d'oca verso le cose più abiette.

Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l'abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchine ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è vuota e violenta e tutto è perduto. L'aviazione e la radio hanno avvicinato la gente, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell'uomo, reclama la fratellanza universale. L'unione dell'umanità. Persino ora la mia voce raggiunge milioni di persone.

Milioni di uomini, donne, bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di segregare, umiliare e torturare gente innocente. A coloro che ci odiano io dico: non disperate! Perché l'avidità che ci comanda è soltanto un male passeggero, come la pochezza di uomini che temono le meraviglie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. Il potere che hanno tolto al popolo, al popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Che vi irregimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Voi vi consegnate a questa gente senza un'anima! Uomini macchine con macchine al posto del cervello e del cuore.

Ma voi non siete macchine! Voi non siete bestie! Siete uomini! Voi portate l'amore dell'umanità nel cuore. Voi non odiate. Coloro che odiano sono solo quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati, non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate che nel Vangelo di Luca è scritto: «Il Regno di Dio è nel cuore dell'Uomo».

Non di un solo uomo, ma nel cuore di tutti gli uomini. Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, il progresso e la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare si che la vita sia bella e libera.

Voi che potete fare di questa vita una splendida avventura. Soldati, in nome della democrazia, uniamo queste forze. Uniamoci tutti! Combattiamo tutti per un mondo nuovo, che dia a tutti un lavoro, ai giovani la speranza, ai vecchi la serenità ed alle donne la sicurezza. Promettendovi queste cose degli uomini sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. E non ne daranno conto a nessuno. Forse i dittatori sono liberi perché rendono schiavo il popolo.

Combattiamo per mantenere quelle promesse. Per abbattere i confini e le barriere. Combattiamo per eliminare l'avidità e l'odio. Un mondo ragionevole in cui la scienza ed il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati! Nel nome della democrazia siate tutti uniti!»

giovedì 17 ottobre 2024

Klimt

Gustav Klimt
Baumgarten 14/07/1862
Vienna  06/02/1918

Il bacio (1907-1908)

Giuditta (1901)

L'albero della vita (1905-1909)

Il Parco (1909-1910)


Giardino con girasoli (1905-1906)


domenica 13 ottobre 2024

Sabin

Albert Bruce Sabin
Bialystok, 26/08/1906
Washington, 03/03/1993
Medico e Virologo
Realizzatore del vaccino anti-polio

"Tanti insistevano che brevettassi il vaccino
ma non ho voluto.
È il mio regalo a tutti i bambini del mondo." 

lunedì 7 ottobre 2024

Majakovskij

Vladimir Majakovskij
Bagdati, Georgia 19/07/1893
Mosca, Russia 14/04/1930

All’amato me stesso
 
Quattro. Pesanti come un colpo.
 
"A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio".
 
Ma uno come me dove potrà ficcarsi?
 
Dove mi si è apprestata una tana?
 
S’io fossi piccolo come il grande oceano,
mi leverei sulla punta dei piedi delle onde con l’alta marea,
accarezzando la luna.
 
Dove trovare un’amata uguale a me?
Angusto sarebbe il cielo per contenerla!
 
O s’io fossi povero come un miliardario.. Che cos’è il denaro per l’anima?
Un ladro insaziabile s’annida in essa:
all’orda sfrenata di tutti i miei desideri
non basta l’oro di tutte le Californie!
 
S’io fossi balbuziente come Dante o Petrarca...
Accendere l’anima per una sola, ordinarle coi versi...
Struggersi in cenere.
E le parole e il mio amore sarebbero un arco di trionfo:
pomposamente senza lasciar traccia 
vi passerebbero sotto 
le amanti di tutti i secoli.
 
O s’io fossi silenzioso, umil tuono... Gemerei stringendo con un brivido l’intrepido eremo della terra...
Seguiterò a squarciagola con la mia voce immensa.
 
Le comete torceranno le braccia fiammeggianti, 
gettandosi a capofitto dalla malinconia.
 
Coi raggi degli occhi rosicchierei le notti
s’io fossi appannato come il sole...
 
Che bisogno ho io d’abbeverare col mio splendore 
il grembo dimagrato della terra?
 
Passerò trascinando il mio enorme amore 
in quale notte delirante e malaticcia?
 
Da quali Golia fui concepito
così grande,
e così inutile?

giovedì 3 ottobre 2024

Il pensiero di Giordano Bruno

Giordano Bruno Nola, 1548 Roma, 17/02/1600 Filosofo, scrittore e Predicatore La libertà di pensiero è più forte della tracotanza...